giovedì 13 febbraio 2014

La cattiveria che uccide

In questi giorni sono stata colpita da due notizie simili che hanno schiaffeggiato la nostra coscienza.

La prima di queste due vicende riguarda Nadia, 14enne di Padova, che si è uccisa lanciandosi nel vuoto da 30 metri di altezza dall'ex Hotel Palace di Cittadella. Dito puntato contro un social network per l'esattezza ask.fm. Questo social è frequentato da ragazzi giovani tra i 14 ed i 17 anni che nascondendosi dietro ad uno schermo lanciano cattiverie, violenze, proposte indecenti ed in alcuni casi istigano a cose tutt'altro che positive.
E non sanno chi vanno ad offendere. Anche perchè è facile offendere nascosti dietro un nick falso e dietro uno schermo. E non sai chi ti puoi trovare dall'altra parte. Ci può essere una persona forte, con un carattere in grado di distinguere un'accusa sensata dalla cattiveria; ma ti puoi trovare una ragazzina di 14 anni,amata e seguita dalla sua famiglia, che però prende queste cattiverie come oro colato, le entrano in testa e le ronzano fino a diventare un boato assordante.E questo boato assordante diventa una bomba che scoppia e che permette a Nadia in questo caso di impiccarsi. E questo getta nella disperazione i genitori che l'hanno trovata morta, che sono in stato di choc, che le controllavano il telefono e che mai si sarebbero aspettati un risvolto così tragico nella loro vita. E rovina la vita al suo giovane fidanzatino che si accusa di non averla amata abbastanza e che crescerà con questo senso di colpa in eterno.
Ora la giustizia troverà speriamo i colpevoli e farà il suo corso; ma io prenderei quei ragazzini che hanno mosso queste accuse verso una ragazza semplice ed indifesa e li porterei davanti al dolore di quei genitori. Ma non forse non capirebbero.

L'altra vicenda che deve scuotere gli animi è la storia di una ragazza di 23 anni di Osimo, Elisa, che si è tolta la vita. Era bellissima, solare, amata ed anche invidiata per la sua perfezione. Ma Elisa soffriva internamente. Un disagio, un sentimento di insicurezza che l'ha portata a togliersi la vita. Si è tolta la vita perchè ha deciso che vivere non aveva più senso, che non avrebbe mai potuto essere felice.
 Era bella, bellissima. Ma i problemi di alimentazione la accompagnavano da anni e l'avevano fatta cadere in uno stato depressivo molto grave. A nulla sono servite le cure dei genitori, degli istituti che l'anno seguita. E questo dimostra come lo specchio non rimanda la nostra immagine ma quello che noi vediamo. A nulla serve una bellezza esteriore quando la pace interiore non c'è. E sempre più ragazze ne soffrono; modelli televisivi e non danno sempre l'immagine di una donna perfetta che non esiste e ragazze cercano di imitarle fino a rovinarsi la vita. E uomini poco uomini non sanno apprezzare la bellezza che è al loro fianco ma anzi la denigrano finendo per apprezzare modelli finti e studiati al Photoshop.
La bellezza non è nulla se non ti ami.